In fuga dalle grandi città, alla ricerca di natura e relax
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Immagina un’enorme coltre bianca, il rumore sordo delle ciaspole che avanzano sul sentiero tracciato e le cime dolomitiche innevate che fanno da cornice. Ecco, questo è ciò che ti aspetta per la ciaspolata al Jof de Melei al passo Giau.
Partiamo dal Rifugio Fedare e indossiamo le nostre ciaspe. Un po’ goffi nei primi passi, avanziamo seguendo le tracce nella neve che ci portano presto a delle tipiche baite di montagna fatte interamente in legno. Subito entriamo in una dimensione quasi mistica. Presto il rumore delle macchine che risalgono il passo Giau si fa sempre più lieve e attorno a noi non resta che il silenzio ovattato della neve. Le preoccupazioni e i pensieri della nostra routine quotidiana sono solamente un lontano ricordo … il freddo paesaggio bianco sembra quasi volerci abbracciare, e il fiato corto per la salita a ogni passo crea una condensa davanti al nostro viso.
A circa un’oretta dall’inizio dell’escursione raggiungiamo il Jof de Melei, meta di oggi. Questo passo di fatto fa da spartiacque tra la valle di Fodom con Andraz da un lato e il passo Giau con Fedare dall’altro. Da qui ammiriamo le cime di Averau, Nuvolau, intravedendo più lontano la Marmolada, il Pelmo e il Gruppo del Sella. Davvero un panorama unico, da rimanere a bocca aperta! Prendiamo dallo zaino il nostro thermos e ci riscaldiamo bevendo qualche sorso di tè caldo. La felicità è fatta di brevi attimi, e questo è proprio uno di quelli: siamo proprio fortunati a poter godere di tutto questo.
Riprendiamo poi le tracce in discesa e ripercorriamo le distese innevate. Scendendo, nei tratti più ripidi ci sembra quasi di scivolare e per un momento ritorniamo bambini.
All’arrivo al Rifugio Fedare, la curata cucina tipica della famiglia Troi ci attende per un meritato e succulento pranzetto!
Photo credits: Heart of the Dolomites