Adrenalina
Scendere dalla funivia a Punta Rocca e sentirsi invincibili di fronte al panorama che si apre in tutte le direzioni, scivolare sulla neve battuta durante la notte, sentirsi leggeri e privi di qualsiasi pensiero negativo. Sciare la pista più lunga delle Dolomiti è un vero dono al cuore, un’emozione così forte da rimanere impressa nella vostra memoria per sempre.
A Malga Ciapèla parte la funivia della Marmolada, che dal cuore delle Dolomiti porta in cima al mondo, a Punta Rocca. Siete lì già di primo mattino, pronti per la prima corsa della giornata. L’aria è frizzantina e gli scarponi cominciano ad indurirsi per il freddo. A Serauta, dopo qualche minuto di funivia, vi fermate per un cappuccino e un cornetto al volo, per fare una scorta di energie. Il sole illumina le ampie vetrate e voi vi sentite bene, allegri.
A Punta Rocca il respiro vi si blocca per un istante: lo spettacolo del mattino sulle Dolomiti muta costantemente e voi, che l’avete già visto prima, non lo ricordavate così bello.
Agganciati saldamente ai piedi gli sci, fate un lungo e profondo respiro prima di partire. Le prime curve sono le migliori, avete vigore nelle gambe e attorno a voi il silenzio della montagna è smorzato solamente dal rumore delle lamine che scalfiscono il fondo duro.
La “Bellunese” è la pista più lunga delle Dolomiti, con i suoi 12 chilometri di pura magia che dai 3265 metri di Punta Rocca vi accompagna di nuovo ai 1450 di Malga Ciapela.
E’ proprio la metafora perfetta della montagna: una meraviglia e uno stupore continui, mescolati con la fatica e il bruciore dei muscoli. A tratti può essere dura, in altri più dolce. Ma la “Bellunese” restituisce sempre di più di ciò che prende.
Photo credits: Heart of the Dolomites, Matteo Nesello